Testo di Lilia E-mail liliaros@hotmail.com


Gatto: istruzioni per l'uso.

Si è presentato fradicio di pioggia, con gli occhietti cisposi e pieno di catarro.
Era una sera che pioveva a catinelle... e allora vi siete detti: "Povero gattino randagio.
Entra in casa a scaldarti un po', almeno finché fuori piove. Ma solo per questa notte!".
Rallegratevi: siete appena stati adottati per i prossimi vent'anni.
I vostri sonni si popoleranno di gatti
(ve lo ritroverete seduto sul cuscino, in piena notte, mentre vi guarda fisso fisso senza motivi apparenti),
il vostro divano preferito non sarà più solo vostro (e, nella peggiore delle ipotesi, non sarà nemmeno più un divano),
il ficus che tenete in salotto da ora in avanti sarà classificato come ficus (ad)dentatus,
e il vostro bonsai passerà decisamente dal regno vegetale a quello minerale
- con sporadici sbavamenti felini tra l'uno e l'altro.
Poi, un bel giorno, vi gratterà alla porta di casa e, quando aprirete, vi scodellerà con aria soddisfatta un
uccellino/lucertola/serpentello sanguinolenti e ancora palpitanti.
Oppure ritroverete tutte le mattine la sua palla o il topo di gomma nelle vostre ciabatte. Complimenti!
Siete diventati i suoi migliori amici. Amici umani, s'intende.
Con tutti i limiti del mondo: continuerete ad accarezzarlo con le vostre zampacce
quando ha appena finito di lavarsi, obbligandolo a ricominciare tutto dall'inizio,
continuerete ad arrabbiarvi quando vuole collaborare alla pulitura del pesce prima di cena,
continuerete a credere che non capisca quello che dite... ma lui, magnanimo, farà lo sforzo di adattarsi
alla razza inferiore degli umani.
Del resto lui è stato adorato come una divinità, voi no.
E lo sa.
Cosí vi guarderà con benevolenza mentre, piegati a quattro zampe sul pavimento,
gli mostrate come si usa il grattatoio che avete appena comprato,
e si chiederà come mai l'umano abbia deciso di rifarsi le unghie su quello scomodo pezzo di moquette,
quando ci sono le tende nuove a disposizione.
Poi, dopo aver pazientato di fronte alle vostre strane manie,
se ne andrà a spiare i piccioni dal davanzale della finestra.
E lí, come tutti i giorni, si appisolerà di botto, con le zampe a penzoloni e la bocca semiaperta.
Non sarà difficile abituarsi a lui, vedrete.
In poco tempo, sarà il silenzioso compagno delle vostre peggiori nefandezze.
E subirete lo sguardo schifato del vostro fidanzato/a che vi ha sorpresi in flagrante reato, voi e il felino,
mentre quest'ultimo, felicemente accoccolato sulla vostra pancia,
divide con voi i vostri biscotti preferiti inzuppati nello yoghurt al limone.
Vi farà compagnia, vedrete.
Soprattutto la mattina alle sei, quando arrancate in cucina per la colazione.
Allora, mentre vi sforzate di non addormentarvi nella tazza di latte,
ecco che vedrete spuntare un muso peloso e interrogativo.
Il gatto: un vero animale da compagnia!
Dopo avervi messi a fuoco, e aver appurato che non siete un immenso delizioso piccione precipitato in casa,
vi fissa annoiato e se ne torna a letto, a dormire per altre dodici o tredici ore...
e chissà, magari vi starà sognando, mentre siete bloccati nell'ingorgo, la pioggia vi si infila giù per il collo,
il portiere vi insulta, il capo vi fa una ramanzina...
Ma poi... la sera... cosa c'è di più tenero della vostra belva che vi viene incontro, mezza barcollante a forza di dormire?
Pura essenza di gatto, tiepido di sonno?
Gattosità pronta a strusciarsi sulle vostre gambe, e poi a sedersi vicino alla scodella ("si mangia??? ho fameeeeeee!!")
Vita da gatto.
Quando lui fa finta di dormire e vi guarda di sottecchi con sguardo annacquato... voi, per quanto siate in ritardo a
quell'appuntamento, vi avvicinate per una carezza... e lui, con un'unghia - un'unghia soltanto!
- agguanta il filo del vostro maglione di cachemire nuovo e tira con aria beata....
il gatto, ovvero l'idillio... il puro e semplice idillio...

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