Questo bellissimo e ampio parco fu voluto ed ideato dallo scultore norvegese più conosciuto,
nel 1924. Varie opere furono poi aggiunte negli anni successivi. Le statue trattano tutte del processo
vitale della riproduzione umana. Dall’embrione, su, su verso l’infanzia, la gioventù, la maturità, la
vecchiaia, ed infinela morte. In mezzo a prati curati e laghetti si inseriscono vari gruppi scultorei di
grandi dimensioni e di unaforza espressiva fuori dal comune. La Fontana,107-1914, fu la prima opera
realizzata dal Viegaland, dove sei figure maschili reggono il bacino. Le figure sono tutte rigorosamente
nude . Simbolo questo dello statonaturale e primitivo, direi puro, dell’uomo nel suo traformarsi nel
tempo. Il più spettacolare è senz’altro il Monolito del 1925. Per tutti i 170 metri della sua altezza si
avvinghiano 120 figure umane di ogni età e dientrambi i sessi che cercano, lottando fra loro, di
raggiurgere la sommità. Il desiderio di elevarsi e la lotta
per raggiungere tale stato. Intorno, a semicerchio, 36 gruppi sempre di granito dalle forme opulente ,
ma solo abbozzate, seguomo sempre il filo conduttore della vita in tutte le sue fasi. Davanti alla forza
che sprigionano queste figure gigantesche le cui forme sono spesso solo accennate, ma ugualmente
nella loroelementare linearità, espressive al massimo, ci si perde completamente e ci si ritrova immersi
in una realtà cruda .Come crudele ed assoluta può essere la lotta titanica per la sopravvivenza
della specie.

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