Carissimo autunno

© Chiara Baldini

Carissimo autunno, anche quest'anno, a lungo assopito d'estate, ti ho aspettato e, arrivando quasi intimidito,
hai cominciato, con il tuo pennello, a tingere, in toni rassicuranti e morbidi la natura. La osservavo, già da un
po',in quelle mattine limpide con il sole ancora forte e luminoso che ne abbacinava i contorni che solo verso
il crepuscolo davano l'impressione viva di spandersi e sfalsare i limiti del giorno fino ad addolcire con le sue
ombre buone il mio sguardo assetato di quiete. Così, ho saputo aspettare, paziente quella particolare luce
ambrata che ti contraddistingue da altri colori dove in altri periodi la natura rinvigorisce e, lenta, io mi sono
fatta trasportare in quelle sfumature che catturano sempre il mio incessante andare. Verso il cammino della
tua esistenza, ho riconosciuto la tua mano che mi ha abbracciato l'anima sospingendola a rallentare quella
corsa che a noi umani spesso prende, considerando scontato, spesso triste a questa vita, il tuo soffuso
frusciare...
Malinconico invece l'ho sentito attraverso il lento oscillare delle foglie che, da età infantili, si stanno avviando
verso la loro saggezza, ai miei occhi colorata d'arancio che ogni volta mi restituisce quell'intenso senso di
meraviglia proprio dei bambini ma così sfuggevole agli adulti, stanchi da troppe illusioni. Nostalgico, cammini,
invitando a seguirti e approfondire sentimenti riposti nella profondità del mio essere che in te trova riposo e
conforto. Le chiome che mi circondano, rievocano al mio sguardo il movimento lento del fuoco che intreccia
fiamme gialle e rosse in una danza che non ha fine per chi riesce a fermarsi sul ciglio di una strada e incontrarti.
Lì, crepitano ricordi, che resusciti in un solo respiro attraverso sensazioni dolci o appuntite credute morte, come
una foglia staccata dal vento, ma che invece non abbandonano il mio vissuto, anche se passato e indolore.
Nei giochi di luci e ombre crei dialoghi che si riversano dappertutto, come in quel ricoprire il cielo di grigia
staticità che, ferma, sembra sbiadire i tuoi abiti o, squarciata dall'ambra, creare un infinito e folto arco dove
rifugiarsi ad ascoltarti, tu, carissimo autunno che, anche quest'anno, puntuale, come sempre, sei arrivato...

email: b.chiara@tin.it

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